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Rassegna Stampa Fiscale

28 Marzo 2025

Dalle rottamazioni maxi buco da 63 miliardi su 111,2 attesi

Il Sole 24 Ore - Giovanni Parente, Gianni Trovati - Pag. 6

Le 4 rottamazioni delle cartelle hanno coinvolto debiti per 161,7 miliardi. L’adesione alla definizione agevolata ha cancellato sanzioni e interessi facendo scendere a 111,2 miliardi le somme dovute. Ma la decisione di accedere alla rottamazione spesso è stata strumentale ovvero per guadagnare tempo e sospendere i pignoramenti di stipendi e conti correnti. Molti contribuenti, pagata la prima rata, sono tornati nell’ombra, aprendo i ‘buchi della rottamazione’ che i dati forniti ieri dall’Agenzia delle Entrate permettono di aggiornare. Se la rottamazione quater procederà al traguardo con i tassi di adesione attuali, il conto finale delle 4 rottamazioni porterà incassi per 48,2 miliardi, cioè il 43,3% del dovuto. Per l’altro 56,7%, ovvero 63 miliardi, bisognerà riprovare con gli strumenti ordinari. Rispetto al debito totale iniziale, comprensivo di sanzioni, interessi e aggi, la flessione è di 113,5 miliardi, il 70,2%.

28 Marzo 2025

Per la nuova sanatoria rischio corto circuito su multe, perdita di gettito e rateizzazioni

Il Sole 24 Ore - M.Mo. G.Par. - Pag. 6

La Lega fa pressing per la quinta rottamazione delle cartelle che scommette sulla maxidilatazione dei pagamenti fino a 10 anni. La misura, tuttavia, rischia di partire già azzoppata. In commissione Finanze al Senato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone ha evidenziato criticità ‘tecniche’ che vanno dall’esclusione delle multe stradali agli otto mancati pagamenti di rate tollerati. Senza dimenticare la potenziale perdita di gettito sull’andamento dei flussi di cassa di gran lunga inferiori rispetto a quelli di una riscossione ordinaria. Per le sanzioni amministrative diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o contributive, l’applicazione della nuova rottamazione non viene limitata ai soli interessi. Non essendo presente una quota capitale, i crediti per violazioni al codice della strada verrebbero abbattuti integralmente, determinando uno stralcio e non consentendo all’ente creditore di incassare alcun importo. Altro punto critico risiede nelle conseguenze della dilazione dei pagamenti su un arco di 10 anni. 

28 Marzo 2025

I colpi di spugna del Fisco: condonati 100 miliardi di euro

Il Sole 24 Ore - Marco Mobili, Gianni Trovati - Pag. 6

Gli ultimi sei Governi hanno condonato debiti fiscali per quasi 100 miliardi di euro: una somma che vale quattro manovre di bilancio di medie dimensioni. A pagare pegno sono stati soprattutto l’Inps e gli altri enti previdenziali che hanno visto bruciare quasi 50 miliardi di euro, mentre l’Erario ha rinunciato a circa 27 miliardi e i Comuni a quasi 10 miliardi. In proporzione ai loro debiti, enti previdenziali e sindaci hanno sofferto il dazio più pesante, perché sono state condonate rispettivamente il 16,6% e il 15,2% delle loro cartelle, mentre per lo Stato la perdita di gettito potenziale si è fermata al 9,7%. Più che il valore unitario dei debiti cancellati, a colpire è l’ampiezza della platea dei soggetti coinvolti. La prima edizione ha interessato 14 milioni di italiani, titolari di 82 milioni di mini-cartelle. La prima replica ha coinvolto 2,9 milioni di persone e 9 milioni di cartelle e la terza ha abbracciato 6,9 milioni di debitori e 27 milioni di cartelle. Totale: 118 milioni di iscrizioni a ruolo finite nel nulla. 

28 Marzo 2025

Def, crescita 2025 verso il +0,8-0,9%

Il Sole 24 Ore - Gianni Trovati - Pag. 14

L’aggiornamento del programma di finanza pubblica atteso alle Camere entro il 10 aprile ritoccherà al ribasso le previsioni di crescita. Ma di poco. Sui numeri si sta ancora lavorando, ieri l’Ufficio parlamentare di bilancio ha inviato al Mef le proprie osservazioni alla bozza di quadro macroeconomico tendenziale elaborato dal Tesoro. La partita dovrebbe chiudersi la prossima settimana. Con un risultato che dovrebbe puntare a una crescita dello 0,8-0,9% per quest’anno, per viaggiare nei dintorni dell’1% nel 2026 e nel 2027. La revisione, quindi, per ora resta limitata nell’ordine dei 3-4 decimali rispetto al +1,2% ipotizzato a ottobre per il 2025, e si riduce ulteriormente nel biennio successivo. 

28 Marzo 2025

Limiti ai documenti per gli appelli instaurati dal 5 gennaio 2024

Il Sole 24 Ore - Laura Ambrosi, Antonio Iorio - Pag. 37

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 36/2025 depositata ieri, ha stabilito che è illegittimo il divieto di produzione in appello di deleghe, procure e altri atti di conferimento di potere rilevanti ai fini della legittimità della sottoscrizione degli atti. Nessuna illegittimità, invece, per il divieto di deposito delle notifiche degli atti impugnati. Inoltre, le nuove regole sul divieto di produzione documentale devono applicarsi ai giudizi di appello instaurati dal 5 gennaio 2024 e non ai procedimenti di primo grado avviati da tale data. Ricordiamo che il decreto di riforma del processo tributario ha modificato la disciplina delle nuove prove in appello (articolo 58 Dlgs n. 546/1992). Incostituzionale la norma che prevede l’entrata in vigore delle nuove regole ai giudizi instaurati in secondo grado dal giorno successivo alla sua entrata in vigore (5 gennaio 2024), anziché ai giudizi di appello il cui primo grado sia instaurato dopo tale data. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Rito tributario ko sulle prove’ – pag. 24)

28 Marzo 2025

I bonus edilizi restano alla società scissa se lo prevede l’accordo

Il Sole 24 Ore - Luca De Stefani - Pag. 37

L’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello 82/2025, ha chiarito che nelle scissioni, i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi, acquisiti da terzi, quindi, caricati nel cassetto fiscale della scissa, possono essere trasferiti alle beneficiarie o, in caso di scissione parziale, possono rimanere in capo alla scissa, secondo le volontà indicate nel progetto di scissione, in quanto sono autonomi elementi del patrimonio della scissa, ripartibili liberamente tra le varie società coinvolte nell’operazione straordinaria. Secondo l’Agenzia i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi non sono riconducibili alle ‘posizioni soggettive’, pertanto non devono obbligatoriamente essere attribuiti ‘alle beneficiarie e, in caso di scissione parziale, alla stessa società scissa, in proporzione’ al patrimonio netto trasferito. Questi crediti rappresentano invece un autonomo elemento del patrimonio della scissa. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Scissione, i crediti da superbonus sono ripartibili liberamente’ – pag. 27)

28 Marzo 2025

Rendiconto clienti fornitori per i soggetti identificativi Iva

Il Sole 24 Ore - Alessandro Mastromatteo, Benedetto Santacroce - Pag. 38

Entrerà a regime il 1°luglio 2030 il sistema di comunicazione digitale delle operazioni intraunionali, previsto dal pacchetto Vida e, sempre dalla stessa data, i Paesi membri potranno imporre ai soggetti stabiliti, così come agli identificati, analoghi sistemi di rendicontazione delle operazioni domestiche. La Commissione europea distingue tra fatturazione elettronica e comunicazione digitale dei dati fiscali transazione per transazione. L’obiettivo è superare i modelli Ctc, come il clearance model italiano, che impone la validazione preventiva delle fatture tramite il Sistema di interscambio. Tuttavia, gli Stati membri potranno mantenere obblighi di comunicazione specifici per garantire la riscossione dell’Iva e contrastare l’evasione. Fino al 2030, i Paesi Ue potranno usare sistemi di rendicontazione senza fatturazione elettronica. Dopo tale data, la trasmissione dei dati dovrà seguire gli standard En 16931, con sintassi Ubl e Cii. Gli Stati con sistemi preesistenti, come l’Italia, potranno mantenerli fino al 2035.

28 Marzo 2025

Nell’impresa sociale saranno detassati gli utili destinati a riserva

Il Sole 24 Ore - Gabriele Sepio, Vincenzo Sisci - Pag. 40

L’impresa sociale sta acquisendo crescente rilevanza nel panorama economico, grazie anche al riconoscimento della DG Competition del 7 marzo. Sebbene l’assenza di un regime fiscale agevolato abbia inizialmente limitato il suo sviluppo in Italia, la riforma del Terzo settore ha portato a oltre 5mila nuove iscrizioni nel Registro imprese. Il regime di detassazione degli utili accantonati ha sicuramente attratto nuovi operatori, ma la scelta dell’impresa sociale non è legata solo al fisco. Infatti, fattori come governance, assetti proprietari e bilancio giocano un ruolo chiave. Dopo la riforma, la quota di cooperative sociali è scesa sotto il 70%, con una maggiore presenza di società di capitali, associazioni e fondazioni. L’impresa sociale è adatta per attività di interesse generale con modalità commerciali, dove il lavoro è centrale rispetto al volontariato. Essa deve rispettare vincoli di trasparenza e gestione, inclusa la redazione del bilancio d’esercizio e sociale. Pur operando nel mercato, mantiene finalità civiche e di utilità sociale, con un divieto generale di distribuzione degli utili, giustificando così il regime fiscale agevolato.

28 Marzo 2025

L’iscrizione al Runts consentirà alle ex Onlus di accedere al 5 per mille

Il Sole 24 Ore - Elda Di Passio, Ilaria Ioannone - Pag. 40

Per accedere al 5 per mille dal prossimo anno le Onlus dovranno essere iscritte al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Le Onlus già accreditate presso le Entrate e presenti nell’elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia non sono tenute ad accreditarsi nuovamente in sede di iscrizione al Runts, ma sono automaticamente iscritte al 5 per mille per il 2026. Sarà comunque compito della Onlus verificare la propria presenza nell’elenco permanente e inserire attraverso la piattaforma Runts il proprio Iban. Il mancato passaggio al Runts rischia di far perdere le somme risultanti dalle scelte effettuate nella dichiarazione 2025 erogate nel 2026.

28 Marzo 2025

Cartelle, 13 milioni di recidivi

Italia Oggi - Cristina Bartelli - Pag. 26

Cartelle esattoriali. In dieci anni più di 13 milioni di contribuenti hanno collezionato più ruoli. Ci riferiamo ai c.d. recidivi che rappresentano il 60% dei 22,3 milioni di carichi iscritti a ruolo. Il 43% dei debitori presenta cartelle per importi sotto i mille euro. Ma, nel magazzino monstre da 1.272 miliardi di euro la parte del leone la fanno poco più di un milione di debitori con pendenze giganti, che arrivano a superare i 100 mila euro. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone ha chiarito che l’87% del valore di magazzino è riferibile a 1,32 milioni di contribuenti con debiti residui superiori a 100 mila euro. Circa il 43% dei 22,3 milioni di contribuenti presenta debiti residui inferiori a mille euro, pari allo 0,2% del carico residuo. Il 40% dei 1.279,8 miliardi, ammette Carbone, è di difficile recuperabilità.

28 Marzo 2025

Rottamazione quater a tre vie

Italia Oggi - Giuliano Mandolesi - Pag. 27

Per ottenere la riammissione alla rottamazione quater il decreto Milleproroghe ha previsto tre diverse modalità: integrativa, sostitutiva e parzialmente sostitutiva. A seconda della tipologia di debiti inseriti nelle domande trasmesse successivamente alla prima richiesta di riammissione nella definizione agevolata delle cartelle si determinano infatti tre differenti effetti con altrettante e differenti risposte dell’Ader contenute nella comunicazione degli importi dovuti. Per quanto concerne la domanda integrativa, la dichiarazione di riammissione può essere integrata entro il 30 aprile 2025 relativamente ai soli debiti contenuti nell’istanza ‘originaria’ della rottamazione quater per i quali è scattata la decadenza entro lo scorso 31 dicembre. La presentazione della domanda sostitutiva ha l’effetto di sostituire in toto la prima istanza. La domanda parzialmente sostitutiva, invece, sostituisce solo in parte la prima.

28 Marzo 2025

Oneri pluriennali, rimborso Iva

Italia Oggi - Franco Ricca - Pag. 28

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 20/E di ieri, ha dato il via libera al rimborso dell’Iva relativa alle spese di migliorie su beni strumentali per l’attività appartenenti a terzi: gli oneri per lavori di miglioramento, trasformazione o ampliamento di beni altrui, detenuti in base ad un titolo di lunga durata quale un contratto di locazione o di comodato, ai fini della rimborsabilità dell’imposta possono essere equiparati agli acquisti di beni ammortizzabili, ancorché si considerino tali agli effetti delle imposte sui redditi. Questo perché, ai fini dell’Iva, occorre fare riferimento, piuttosto che alla predetta nozione, a quella di ‘beni d’investimento’ impiegata nell’ordinamento della Ue. Con il documento di prassi amministrativa l’Agenzia ha abbandonato la posizione restrittiva sull’interpretazione dell’art. 30, lett. c), del Dpr n. 633/1972, per allinearsi a quello che costituisce oramai l’orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità.

28 Marzo 2025

Uk, sui non domiciliati si cambia

Italia Oggi - Victoria Rowlands, Matteo Colafrancesco - Pag. 29

Restyling in vista per il regime fiscale dei non domiciliati nel Regno Unito. Soggetto a riforme significative, culminate nel marzo 2024 con la proposta di abolizione del regime esistente, ora attende l’introduzione di nuove regole a partire dal 6 aprile 2025. Ma ci sono dubbi. Alcuni interventi come quello sull’imposta di successione, appaiono penalizzanti, soprattutto per gli old residents e per i trust. Le nuove misure potrebbero, dunque, soprattutto nel breve periodo, non avere l’appeal fiscale necessario per attrarre nuovi residenti. Anzi, potrebbe innescarsi un’emorragia di old residents: non tanto contribuenti facoltosi quanto professionisti, dirigenti e imprenditori. Che lasciando il Regno Unito porterebbero all’estero prezioso know-how.

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